domenica, dicembre 30, 2007

Il marrone non è un colore… è uno stile di vita


Per me è facile un cifro consigliare piaceri a livello sociale, tipo che è certo che potrei dare ottimi consigli a tutta quella gentaglia che passa il proprio tempo libero in bagno col TV Sorrisi e Cazzoni oppure a guardarsi apocalissi a punto croce per invertebrati tipo “Chi vuol esser milionario”.
Oggi mi sento di dare un suggerimento a tutti i gestori di bar e proprietari di pub d’Italia e non: se nel vostro cesso di locale tenete birra imbottigliata in verde, cambiate mestiere: semplicemente: spillare o servire liquidi con più di 0,0 gradi non è mestiere vostro.

Il colore giusto è il marrone, grezzi che non siete altro… chi volete che sbevazzi con un minimo di soddisfazione da un insignificante pezzo di vetro color pisello? Roba da invertiti, porco cane.

Ragazzi, io verrei da voi, tipo dagli Appennini alle Ande, per stroncarci il cervello e la circonvallazione delle budella bevendo fino alla morte birra, sì, ma birra in bottiglie stracazzutamente marroni.

Non perderò il mio tempo prezioso spiegandovi perché questo colore – che, come dice il titolo del post, non è semplicemente un colore ma un vero e proprio stile di vita – sia il più indicato per il vetro della birra; vi basti solo sapere (mi pare di averne parlato, io e il mio socio Ghigno, durante una ormai mitica notte alcolizzata a Como) che

la bottiglia di vetro scuro, meglio se marrone, è il materiale migliore per conservare nel tempo

e nello spazio le caratteristiche della birra e proteggerla dagli effetti negativi di quella carognaccia infame della luce. Non ci eravate ancora arrivati? Io dico che non ci voleva una laurea per intuire un concetto così ovvio, gente.

Ehy cazzo... Il vostro Jimmi vi dice che bisognerebbe che cominciaste a muovere le chiappe invece di restare a putrefarvi davanti alla TV, o magari su un libro di testo per universitari fighetti, tranne poi compiangervi pensando a quanto invece vorreste essere o fare e bla bla bla…

Ringraziatemi per il passaggio, gente.

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